Cinquemila persone hanno accolto Madre Teresa di Calcutta in visita per la prima volta all'isola d'Elba.
La folla, nello sventolio di fazzoletti bianchi, si e' stretta affettuosamente alla "piccola donna in sari bianco", manifestando ammirazione e sostegno per l'opera che svolge in ogni parte del mondo.
Un avvenimento senza dubbio storico che restera' impresso nella memoria e forse nella coscienza di tante persone. Tutto si e' svolto secondo programma, anche se all'ultimo momento l'elicottero proveniente da Massa Marittima ha atterrato all'aeroporto di Campo anziché alle Grotte.
Qualche minuto prima di Madre Teresa, e' salito sul palco il vescovo mons. Comastri che, con le sue parole, ha aiutato i presenti a prepararsi all'accoglienza della fondatrice delle Missionarie della Carita'.
Quindi, l'arrivo della suora, salutata da centinaia e centinaia di fazzoletti bianchi.
Alle 19,30 e' iniziata la veglia di preghiera.
Sul palco, insieme agli ospiti, era presente al completo il clero elbano.
Tra la gente, il popolo cristiano delle parrocchie, l'Azione Cattolica, i gruppi, le associazioni di volontariato, e poi i rappresentanti dei mondo economico e sociale, e le autorita' civili e militari.
E, infine, la presenza forse piu' significativa: quella di oltre trecento fra invalidi ed ammalati,. assistiti da decine di volontari.
Una folla commossa e probabilmente nello spirito piu' vicina a Madre Teresa, portatrice, nel senso paolino, delle sofferenze e dei pesi di tanta parte di umanita'.
Dopo alcuni minuti, in un profondo silenzio, ha preso la parola Madre Teresa, che ha parlato dell'amore che Dio nutre per noi, della nostra risposta che si traduce nel servizio ai piu' poveri, dell'importanza della preghiera che rende il cuore capace di amore, del ruolo della famiglia nella educazione alla preghiera,
"e' l'allargarsi della fede, il frutto della fede e' l'amore.
Il frutto dell'amore e' il servizio, e il frutto del servizio e' la pace. "Dove c'e' pace, c'e Dio"
Al termine della veglia, sono state donate a Madre Teresa le offerte raccolte net giorni precedenti e destinate ai bambini dei popoli curdo e bengalese. L'incontro e' terminato alle 21,30 circa.
Un ringraziamento particolare va a mons. Comastri. che ha permesso l'incontro con questo segno di speranza del mondo contemporaneo, con questa testimonianza di poverta' vissuta, di semplicita' che cammina per le strade del mondo.
Isola d'Elba 2.giugno.1991